L'ambrosinismo (conosciuto anche come "felicionesimo" ) è un movimento culturale post new age che prende le mosse da una specifica sottocultura toscana affermatasi recentemente nelle zone di Ghezzano-San Giuliano Terme (PI).
Nata da movimenti minimalisti rilevati (così pare) nella zona di Montelungo Superiore, la corrente è andata via via imponendosi sino ad annoverare -ad oggi- più di 5 milioni di seguaci: i c.d. "ambrosini" o "felicioni".
Seppur non sia possibile tracciare un identikit ben definito del "felicione", data la successiva evoluzione del fenomeno, (che ha -a sua volta- condotto ad una variegata gamma di sottoculture) sono comunque rinvenibili degli aspetti comuni che attengono al modus vivendi dell'ambrosinismo e che rendono tutti gli esponenti figli di una stessa cultura.
Pettinatura:
Senza ombra di dubbio il primo tratto identificativo degli ambrosini si sostanzia nel modo di acconciare i capelli: persona eclettica e di innata fantasia, il felicione ama presentare pettinature di vario genere e colore che, a volte, sfiorano la magia nera ma soprattutto se ne "strafottono" della forza di gravità.
Il pettinarsi consiste in un vero e proprio rituale che impegna il felicione per buona parte della sua giornata, infatti il totale rifiuto del parrucchiere rappresenta un must culturale che lo porta a rintanarsi nei bagni al fine di effettuare esperimenti di varia natura sul capello.
A questo atteggiamento psicologico si associa l'impiego di prodotti di eterogenea provenienza (creme, shampi, maschere ma anche uova e olii di motore) che vengono applicati per ore ed ore: i c.d. treatments.
A fronte dell'eclettico risultato è poi opportuno manifestare la propria felicità illustrando a tutti i presenti la tecnica utilizzata.
In alcune sottoculture estreme è possibile che il felicione vada a letto con una retina di protezione.
Abbigliamento:
L'abbigliamento del felicione è la diretta conseguenza dello shopping compulsivo: infatti gli esponenti della corrente tradizionalista intendono lo shopping come una vera e propria missione, tanto da interpretare il concetto d'armadio in maniera talmente ampia da esasperarlo a "stiva di petroliera".
Questo conduce ad avere una quantità tale di indumenti che l'ambrosino potrebbe addirittura cambiarsi d'abito almeno 3 volte al giorno per un mese senza mai indossare lo stesso vestito (sic!!!).
Non si nota una particolare linea di pensiero per quanto concerne il colore dell'abbigliamento; è pertanto la parola "vestito da ggggggiovane" che la fa da padrona ed a ciò si aggiunge una ricerca del particolare che può condurre a vere e proprie crisi d'identità dinanzi allo specchio.
E', però, un'altra la direttiva fondamentale del movimento: la corrente dell'ambrosinismo impone -infatti- che i seguaci ingrassino di 10-15 kg d'inverno in modo che non sia loro possibile indossare capi estivi sotto il cappotto.
Lo specifico atteggiamento è coadiuvato anche dai comportamenti semi-letargici invernali che vedono il felicione dormire dalle 10 alle 15 ore giornaliere: in tal modo non si sprecano inutilmente energie che devono essere destinate ai glutei.
Igiene:
Il movimento ambrosino si radica nell'ambito igienista intorno alla metà degli anni '80, tant'è vero che i più noti esponenti del pensiero felicio-igienista nascono nel periodo che va a cavallo tra fine anni ottanta-inizi novanta nella provincia di Massa.
La contraddittorietà di questo specifico aspetto resta a molti sconosciuta e solo un attento cultore del felicionesimo riesce a dare una spiegazione all'antepodico parallelismo tra igiene personale (assai scarsa) e pulizia dell'ambiente circostante (a dir poco maniacale): il felicionesimo predica infatti un'attenzione quasi sacra per la pulizia di ambienti domestici (con particolare riferimento a cucina e bagni) e una trascuratezza abietta per l'igiene del corpo (da premettere che l'ambrosino si lava a periodi alterni: "l'acqua non è una risorsa infinita!!!").
La devozione per la cura del pavimento del bagno o del piano cottura -senza parlare del lavaggio piatti- porta lo stato mentale del felicione a livelli ossessivi tali da indurre le persone che gli/le stanno vicino a sanguinare dai testicoli, in quella che può essere una riproposizione in chiave moderna delle lacrime della madonna.
Altro aspetto preponderante si sostanzia nella c.d. pulizia automatizzata: questa peculiarità -risalente ai primordi del movimento e considerato il vero aspetto religioso dell'ambrosinismo- viene raggiunta dai più alti cultori solo dopo anni ed anni di applicazioni pratiche e meditazione. Raggiungere ciò che in gergo tecnico viene definito dai grandi maestri felicioni il "semipartonolemanistaccolepiastrellelepuliscodisottoeleriattacco" rappresenta uno degli apici della cultura ambrosiniana, un vero e proprio stato di trans (paragonabile alle visioni dei santi) che permette al soggetto di pulire e igienizzare qualunque cosa senza sentire la minima fatica anche dopo ore ed ore di lavoro.
(Va comunque precisato che questo livello può essere raggiunto solo seguendo integralmente i canoni imposti dalla dottrina).
Il tutto porta al raggiungimento del nirvana felicione, riconducibile -dal punto di vista ontologico- alla gratificazione del proprio io attraverso una catarsi materiale misurabile solo ed esclusivamente attraverso la brillantezza del lavello.
A questo tipo di soddisfazione si affiancano le c.d. soddisfazioni minori: a titolo emblematico si ricordi la goduria nel comprare gli schiacciapatate.
Giardinaggio:
Anche l'aspetto agricolo-bucolico fa parte dell'ambrosinismo: la produzione propria rappresenta per i più la prima tappa verso il traguardo della realizzazione.
Il felicione si occupa in particolare di coltivare ortaggi comuni come pomodori, melanzane e zucchine oltre all'immancabile basilico, vera e propria icona del movimento: se il rastafarianesimo si riconosceva nella foglia di marijuana, l'ambrosinismo si riconosce nella foglia di basilico.
Figli della cultura biologica, le coltivazioni devono essere fatte indoor, in appositi contenitori carrefour, senza l'aiuto di alcun pesticida o fertilizzante. Tuttavia quest'aspetto risulta controverso poiché vede una contrapposizione tra gli esponenti del felicionesimo "naturista" e gli ambrosini "global": la diaspora (perchè di vera e propria diaspora si può parlare) nasce dall'imposizione dell'antico concetto del naturismo biblico che sembra essere condiviso solo dal ramo più antico del movimento.
A tutto ciò si aggiunga che le piantagioni sterminate di basilico danno vita ad una produzione talmente importante che la pianta trova svariate applicazioni soprattutto in cucina: i felicioni -infatti- operano una vera e propria catarsi del corpo mangiando enormi quantità di pesto FATTO IN CASA.
A tutto ciò si aggiunga che le piantagioni sterminate di basilico danno vita ad una produzione talmente importante che la pianta trova svariate applicazioni soprattutto in cucina: i felicioni -infatti- operano una vera e propria catarsi del corpo mangiando enormi quantità di pesto FATTO IN CASA.
Iphone:
Rigorosamente fornito di cover multicolor, l'Iphone ambrosino è l'immancabile gadget di ogni felicione: gli adepti mostrano una vera e propria venerazione per questo, tanto che non è raro vederli intrattenere veri e propri rapporti sessuali con l'aggeggio.
Utilizzato non solo per effettuare comuni telefonate, l'Iphone viene impiegato anche per passare interi pomeriggi sui divani a giocare o ad ascoltare musica.
Necessita di una suoneria reggae.
Stile di vita in generale:
Il felicione conduce uno stile di vita sobrio ed allo stesso tempo solare. Permeati della contentezza per eccellenza (c.d. sfattanza), i seguaci dell'ambrosinismo seguono regole di vita ferree che conducono alla purezza e quindi alla felicità (da qui il termine "felicione").
Sebbene il rituale sacro può essere celebrato nella propria dimora (non è raro vedere un felicione ridere da solo all'interno della propria stanza e non comprendere per quale profondo motivo egli esterni tale contentezza), è un altro il luogo sacro presso cui ogni membro si reca quasi quotidianamente ad espletare quel rituale comune che è paragonabile alla messa cristiana: piazza delle Vettovaglie, vera e propria Mecca del movimento.
I ripetuti pellegrinaggi nel luogo di culto venivano compiuti, in passato, con l'aiuto di animali da soma ma attualmente è il MOTORINO-CON PILOTA AUTOMATICO ad imperversare: il fido destriero al quale ci si affida durante il duro viaggio di rientro allo scopo di sfuggire alle insidie celate della notte.
Leggenda narra che il veicolo in questione conosca a memoria la strada del ritorno e che, addirittura, non necessiti di alcuna guida.
Danze e giochi: lo scisma
Una piccola corrente del movimento si sviluppa a partire dal 2009 e si distanzia dalla linea principale del felicionesimo per la relazione intensa con il ballo, in particolare con la danza afro.
I c.d. Saaristi, dopo varie manifestazioni pacifiche, hanno condotto una vera e propria guerra per il riconoscimento dell'indipendenza che è sfociata in sanguinosi scenari: ad oggi questo gruppo va via via concretizzandosi e vive soprattutto di danza afro.
Non è raro vedere e sentire il saarista in preda a ebbrezze danzerecce in piena notte o addirittura provare passi a ripetizione con la consueta leggiadria.
Tuttavia c'è chi sostiene che quest'ultimo aspetto non rientri a pieno titolo nella cultura dell'ambrosinismo e che sia solo un tentativo di svecchiare il movimento, andando -però- ad infrangere le regole auree dello stesso.
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